Claudio Palma - 07/01/2020 15:22 - Inchieste
In questo articolo vorrei parlare, anzi sfogarmi, sul discorso dell'evasione iva: scontrino elettronico. In giro per la Rete ci sono migliaia di siti web che riportano le
statistiche che vedono l'Italia al comando in fatto di evasione iva. Ma le statistiche contano poco perché si basano su evasori che sono stati scoperti. In altre parole, oltre a quello che vediamo dalle statistiche, ci sono moltissimi evasori che ancora non sono stati scoperti o, meglio, che non si riesce a scoprire perché non ci sono leggi efficaci per costrigerli a dichiarare quanto veramente guadagnano ed a dichiararsi evasori fiscali Iva. Dal primo gennaio 2020 poi c'è la nuova normativa dello scontrino elettronico.
Il fatto è che noi italiani, nessuno escluso, ce l'abbiamo nel DNA il sogno di voler evadere iva e tasse. Ma in questa sede non entro nel merito di come vengano usate le tasse una volta riscosse perché noi italiani abbiamo anche questo genere di dubbi, dico solamente che il fatto di cercare di pagarne di meno o di evaderle è nella nostra cultura e nel nostro modo di pensare da italiani.
Ora è scattato l'obbligo per tutte le attività commerciali dello scontrino elettronico, tranne alcuni come farmacie, tabaccai, edicole, venditori di prodotti agricoli e di servizi di telecomunicazione, aziende di trasporto pubblico, venditori di bibite e panini negli stadi e i gondolieri di Venezia. I registratori di cassa sono stati modificati per inviare i dati fiscali all'Agenzia Entrate e per emettere al cliente, al posto del classico scontrino fiscale, un documento non fiscale valido solo come garanzia o per un eventuale cambio merce.
Scopo dello scontrino elettronico dovrebbe essere quello di combattere l'evasione iva, l'evasione fiscale. La fattura elettronica cioè la fattura digitale in effetti da quando è stata introdotta ha aiutato a scoprire fatturati che prima erano nascosti. Ora lo scontrino fiscale dovrebbe anch'esso aiutare a combattere l'evasione iva. Per il cliente cambia poco, perché come detto avrà un documento non fiscale buono solo come garanzia o cambio merce, documento che potrà anche essere inviato via email.
I commercianti non saranno sanzionati per la mancata emissione dello scontrino, ma saranno obbligati (si fa per dire) a registrare la vendita. I nuovi registratori di cassa collegati con Internet invieranno all'Agenzia Entrate tutti i dati fiscali relativi a quanto venduto e incassato.
Poi la storia della lotteria degli scontrini a cui gli acquirenti consumatori potranno partecipare per l'estrazione di 3 premi mensili ed il premio annuale di 1 milione di Euro. Per partecipare i consumatori dovranno richiedere il codice lotteria direttamente dal sito web della lotteria stessa e mostrarlo al commerciante al momento dell'acquisto, il commerciante lo scriverà sullo scontrino elettronico.
Ma il problema non è cambiato. Perché? Perché prima dello scontrino elettronico la lotta all'evasione iva era sempre e comunque basata sul cliente che doveva chiedere l'emissione di scontrino o ricevuta fiscale. Adesso la cosa non cambia: l'efficacia dello scontrino elettronico come lotta all'evasione fiscale rimane sempre e comunuque il consumatore che deve chiedere l'emissione del documento-ricevuta. In altri termini, se il cliente non chiede l'emissione della nuova ricevuta il commerciante potrebbe anche non registrare un bel niente e se non registra un bel niente all'Agenzia Entrate non arriva un bel niente.
E questo perché? Perché, ripeto, non dovrebbe essere la lotteria degli scontrini a spingerci a chiedere scontrino e ricevuta, ma dovrebbe essere la nostra cultura e il nostro modo di pensare a spingerci, non ad evadere e far evadere l'iva e le tasse come siamo abituati, ma ad ottenere scontrini e ricevute fiscali senza neanche doverli chiedere e comunque quando fosse necessario il farlo, nella convizione che tutto ciò serva per contribuire alle risorse comuni dell'Italia che ritorneranno, o dovrebbero tornare, al cittadino sottoforma di servizi e quant'altro.
Ed ecco i miei dubbi sullo scontrino elettronico, non per la trovata in se stessa che è positiva ed utile, ma per il modo in cui è stata organizzata.
Ma lascia che ti dica alcuni degli episodi di tentata evasione fiscale che mi sono capitati nel 2019 e negli anni precedenti. Sono sicuro che sono accaduti anche a te.
Episodi che sanno di evasione Iva accaduti a Roma.
- Al bar. Sono sicuro che sai già in anticipo quello che ti voglio raccontare. Ebbene questa cosa accade FREQUENTEMENTE. Ti riporto solamente l'ultimo episodio in ordine cronologico.
Entro in un bar di Roma, non ti posso dire quale e poi ti spiego perché. Ordino un caffè di orzo, io non bevo il caffè-caffè. Poi vado alla cassa, pago e non ottengo lo scontrino. Chiedo gentilmente "ma... lo scontrino?". Mi viene risposto che non c'è la carta. Io mi faccio una risata e me ne vado.
- Installatore scaldabagno. Avevo acquistato uno scaldabagno nuovo e, non avendo mezzi e altri aiuti, ho chiamato un installatore per togliere lo scaldabagno vecchio e rotto e installare quello nuovo. Al momento di pagare gli ho chiesto se mi avrebbe emesso la ricevuta, mi ha risposto che poteva emetterla ma che avrei dovuto pagare molto di più. Ho risposto che avrebbe dovuto dirmelo prima, ma mi ha ribadito che avrei dovuto immaginarlo da solo.
- Idraulico, sciacquone water bagno. Stessa identica scena di cui sopra. Lo sciacquone del water del mio bagno non funzionava bene perché quando scaricavo l'acqua questa schizzava in giro per il bagno. Allora ho chiamato l'idraulico che l'ha messo a posto e poi mi ha chiesto un tot. "Ricevuta? No, ma che scherziamo, se le faccio la ricevuta lei dovrebbe pagare molto di più, no non le conviene".
- Osteopata, dolore ad una mano, Trastevere. Questa, giuro, non me l'aspettavo. Andai da questo osteopata perché avevo un dolore ad una mano e questo specialista era ben recensito sul web. Una volta terminata la visita, mi chiede quanto dovuto e non mi fa la ricevuta. Gli chiedo "potrebbe farmi la ricevuta fiscale?". Risposta "certamente, ma in tal caso il prezzo è del 30% in più".
- Muratore. Qui debbo ammettere che nel corso di questi ultimi 10 anni ne ho incontrati molti di muratori che non emettono un bel nulla. Preventivi fatti su pezzi di carta qualunque, nessuna ricevuta fiscale e in un caso anche rimborso del pedaggio pagato in autostrada perché il muratore in questione veniva da fuori Roma.
Potrei continuare ma mi fermo qui.
Il discorso dell'evasione iva ed evasione fiscale non cambia, anche alla luce di questo nuovo scontrino elettronico. Il motivo di un comportamento fiscale corretto, sia da parte del consumatore nel chiedere scontrini e ricevute sia da parte del commerciate nell'emetterle, si fonda principalmente nell'aspettativa che il denaro delle tasse venga impiegato in modo opportuno da parte dell'amministrazione statale. E nell'italiano attuale tale aspettativa, di come vengano spesi i soldi delle tasse e della qualità dei servizi erogati dall'amministrazione statale, è molto bassa. Ragion per cui la lotteria degli scontrini avrà efficacia nello spingere il consumatore a chiedere lo scontrino nella misura in cui il commerciante avrà effettiva intenzione di emetterlo.
La speranza è che la lotta all'evasione iva ed evasione tasse non si basi esclusivamente sulla lotteria degli scontrini, ma che attraverso i dati raccolti con la fattura elettronica e lo scontrino elettronico l'amministrazione statale effettui analisi e confronti e possibilmente anche frequenti verifiche e controlli.
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