Claudio Palma -
19/04/2013 15:57 -
Storie

La porta di casa sua era socchiusa, appena siamo entrati abbiamo trovato un caos, tutto a soqquadro, ma non c'erano stati i ladri, non mancava niente,
ma era stato lui, lui a combinare quel casotto, prima di...
Lungo l'ingresso c'erano tutte le sue canzoni per terra, tutte le note sparse ovunque, e le parole di ogni canzone si intrecciavano formando un lungo tappeto di musica sparsa in terra che non ci si capiva nulla.
In camera sua c'erano i suoi sogni sparsi dappertutto, sul letto in mezzo alle lenzuola intrecciate, in terra, sul comò, ed anche dentro i calzini e le scarpe e dentro il suo paltò dove mancava un bottone.
Nel salotto, l'unica stanza quasi in ordine, c'era lo stereo che continuava a suonare col volume a palla un vecchio lp del Beatles, e sul divano c'era un microfono ed una videocamera Sony, due delle sue chitarre e sopra ad una chitarra c'era una rosa.
Nello studio, dove sono i suoi computer, c'erano tutto il suo passato e frammenti di futuro non vissuto, e c'era un fortissimo odore di solitudine e di depressione... in un angolo c'era anche un pezzetto del suo cuore con un nome scritto sopra e moltissimo Amore tutto intorno, una gigantesca e rossa pozzanghera di Amore.
In cucina in terra, sul lavandino e dentro il frigo c'erano tutte le pagine del suo sito web di cucina, e tante foto di tanta gente.
E nel bagno, allagato di acqua calda, c'era lui... esanime dentro la vasca che trasbordava acqua, annegato nella sua malinconia, e sopra l'acqua c'era una piccola tartarughina che galleggiava e gli sfiorava il viso.
E così morì dentro la vasca mentre faceva il suo consueto bagno serale.
(...tranquilli: storia inventata...)
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